La paura (prosa) - Giorgio Gaber

La paura (prosa) - Giorgio Gaber

Альбом
Il teatro canzone
Год
2011
Язык
`Italienska`
Длительность
292360

Nedan finns texten till låten La paura (prosa) , artist - Giorgio Gaber med översättning

Låttexten " La paura (prosa) "

Originaltext med översättning

La paura (prosa)

Giorgio Gaber

E camminando di notte, nel centro di Milano, semideserto e buio e vedendomi

venire incontro, l’incauto avventore, ebbi un piccolo sobbalzo nella regione

epigastricoduodenale che a buon diritto chiamai: paura o vigliaccheria emotiva

Sono i momenti in cui amo la polizia

E lei lo sa, e si fa desiderare

Si sente solo il rumore dei miei passi, avrei dovuto mettere le Clark

La Luna immobile e bianca, disegna ombre allungate e drittissime.

Non importa, non siamo mica qui per fare delle fotografie dai

Cappello in testa e impermeabile chiaro che copre l’abito scurissimo,

l’uomo che mi viene incontro, ha pochissime probabilità di essere Humphrey

Bogart

Le mani stringono al petto qualcosa di poco chiaro

Non posso deviare, mi seguirebbe, il caso cane gatto è un esempio chiarissimo:

finché nessuno scappa, non succede niente, appena uno scappa, quell’altro

fshew

Ed è giusto, perché se uno scappa, deve avere una buona ragione per essere

seguito, altrimenti che scappa a fare?

Da solo?

In quel caso si direbbe semplicemente, corre, e se lui non mi seguisse,

non ho voglia di mettermi a correre come un cretino alle due di notte per

Milano, senza le Clark

La Luna, è sempre immobile e bianca, come ai tempi in cui c’erano ancora le

notti d’amore

Non importa, proseguo per la mia strada, non devo aver paura, la paura è un

odore, e i viandanti lo sentono.

Sono peggio delle bestie questi viandanti,

è chiaro che lo sentono

Ma perché sono uscito?

Avrei dovuto chiudermi in casa, e scrivere sulla porta «non ho denaro» a titolo di precauzione, per scoraggiare ladri e assassini

E lo strangolatore solitario?

Quello se ne frega dei soldi

Dovrei andare a vivere in Svizzera, non si è mai abbastanza coraggiosi da

diventare vigliacchi definitivamente

Ma l’importante ora è andare avanti, deciso.

Qualsiasi flessione,

potrebbe essere di grande utilità al nemico

La prossima traversa è vicina e forma un angolo acuto.

Acuto o ottuso,

non importa.

Però sento che lo potrei raggiungere l’angolo, e allora- ma il

nemico avanza, allunga il passo, o è una mia impressione?

Ricordati del cane e del gatto, anche lui ha paura di me

Devo puntargli addosso come un incrociatore, avere l’aria di speronarlo,

ecco così, è lui che si scosta disegna una curva

No, mi punta

Siamo a dieci metri.

Le mani stringono al petto un grosso mazzo di fiori

Un mazzo di fiori?

Chi crede di fregare?

Una pistola, un coltello,

nascosto in mezzo ai tulipani, come sono furbe le forze del male

Eccolo, è a cinque metri, è finita, quattro tre due un-

Ahhhh, niente, era soltanto, un uomo

Un uomo che senza il minimo sospetto, mi ha sorriso, come fossimo due persone

È strano, ho avuto paura di un’ombra nella notte, ho pensato di tutto,

l’unica cosa che non ho pensato è che poteva essere semplicemente, una persona

La Luna, continua a essere immobile e bianca, come ai tempi in cui,

c’era ancora l’uomo

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