Il febbrosario - Giorgio Gaber

Il febbrosario - Giorgio Gaber

Альбом
Anche per oggi non si vola
Год
2011
Язык
`Italienska`
Длительность
410660

Nedan finns texten till låten Il febbrosario , artist - Giorgio Gaber med översättning

Låttexten " Il febbrosario "

Originaltext med översättning

Il febbrosario

Giorgio Gaber

Un oggettino piccolo, di vetro.

Il mercurio che sale adagio, perfetto.

Il termometro: che bell’oggetto!

Trentasette e uno:

una leggera alterazione

dolce, non violenta

da coltivare

senza antibiotici, senza aspirina, guai!

come la vivo la mia febbrina.

Trentasette e tre:

sto tremando di freddo

sto proprio tremando

siamo al 15 di agosto, stupendo!

voglio un’altra coperta

non mi basta, mi ci vuole un cappotto.

Trentasette e otto…

Un posto qualunque

un posto per star male

una palestra o un ospedale

forse come un collegio

o come un seminario

un febbrosario

un febbrosario.

Quando sono entrato

avevo una valigia, gli occhi rossi

e il viso un po' umido.

Mi sono presentato

ma senza esagerare sulla febbre

perché sono timido.

«Trentasette e sei», ho detto

meno di quello che avevo, che bestia!

una finzione ispirata dalla modestia.

Io senza esperienza

e loro così sensibili e caldi

così sofferenti.

Io pieno di speranza

peccato il primo giorno li ho sentiti

un po' diffidenti

ma poi, il momento più bello:

è l’ora dei termometri di vetro

è l’ora dei termometri bianchi

l’argento del mercurio riscaldato dal tuo corpo

piano piano sale, sale, sale.

È l’ora del silenzio dei malati

che dura tre lunghissimi minuti

ognuno se lo tiene sotto il braccio

trepidante di emozione

con la gioia e la paura della sua misurazione.

Ci si può sentire anche madri con la febbre

una madre che stringe il suo figlio di vetro.

E poi, la lettura:

trentasei e nove: fregatura

trentasette e uno: non è nessuno

trentotto

trentotto e mezzo

trentanove

trentanove e nove

con una voce che non si sente neanche il suono:

che uomo!

In questo febbrosario

quello che sta male più degli altri

è il più sensibile e importante.

È proprio necessario

avere la tendenza a migliorare

a progredire gradualmente.

Diffido dei febbroni:

spettacolari, poi niente

estremismo: malattia infantile.

Dentro si mantengono le classi

e quelli che rimangono più indietro

si mettono a applaudire

a festeggiare i più malati

e poi a dire bravi, bravi, bravi!

E poi c'è anche una novità politica:

l’intercambiabilità dei protagonisti

che possono cambiare quando…

è l’ora dei termometri di vetro

è l’ora della nostra affermazione

la febbre non mi deve regredire

è questione di prestigio

devo essere ambizioso

il dolore è un privilegio!

«Sì, io, io sono il più malato!

Sto malissimo, sto sudando

io, io ho inventato il sudore

ho sudato io per primo

sono un lago, sono il migliore

sono meglio di tutti voi

sudo talmente che non piscio mai!»

Me ne vado, me ne vado

li ho tutti contro.

CI SIAMO MURATI DENTRO!

CI SIAMO MURATI DENTRO!

CI SIAMO MURATI DENTRO!

SIAMO MURATI DENTRO!

SIAMO MURATI DENTRO!

SIAMO MURATI DENTRO!

SIAMO MURATI DENTRO!

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